commento al sito di Valda Valentini

Ogni persona del gruppo “Funghi e Flora di Forlimpopoli” con le sue caratteristiche forma nell’ insieme un tripudio di colori e di luci e di vivace animazione. Vorrei evidenziare in particolare:

- quello che noi tutti chiamiamo e riconosciamo “capo” nel senso di “pater familias”, Roberto Baggioni che ci coinvolge in modo spontaneo e naturale e ci accoglie con sensibilità e comprensione;

- Giuseppe Liverani che condisce ogni zoomata della sua cinepresa con ironici ed arguti commenti e che, quale conoscitore degli ambienti, prepara le escursioni, le spiega lungo il percorso e si entusiasma quando riesce a portarle a buon fine.

- Renzo, il cavalier gentile, che è stato a lungo il nostro professore conoscitore di ogni passato piccolo segno umano lungo i sentieri del nostro Appennino e che tuttora riconosce ed ammira partecipe.

- Giuseppe Pieraccini il nostro botanico di riferimento: difficile che non sappia identificare una pianta, spiegarne l’uso, raccontare di essa ogni possibile risvolto.

- Ma devo assolutamente soffermarmi sul lavoro immane che conduce Dora: ad ogni uscita si prepara per poi farci parte delle sue conoscenze inerenti il soggetto del giorno, così mentre noi camminiamo, guardiamo e parliamo spensieratamente, lei fotografa e si appunta ogni tappa, ogni notizia. Al ritorno scarica le foto, raccoglie quelle degli altri, seleziona, si documenta ulteriormente ad esempio per verificare o identificare con più certezza una pianta affidandole il suo nome scientifico e infine commenta. Di ogni escursione od eventuale gita, grazie alla sua disponibilità, abbiamo un vero documentario, ricco di notizie e di immagini di alta qualità. A me personalmente questo lavoro fatto serve molto per ricordare i luoghi, per approfondire la conoscenza dei nostri ambienti e delle nostre piante così da continuare a coltivare la mia profonda passione per l’escursione e la conoscenza del nostro bellissimo Paese.

A monte di quanto detto c’è stato l’inserimento dei dati nel sito.

Il risultato è un diamante di cultura paesaggistica e naturalistica. Dobbiamo essere fieri e grati della diffusione nel mondo di queste preziosità che escono, invece che da un cappello magico, da questo fantastico gruppo a cui sono orgogliosa di appartenere.

Le mie sono parole poverette in confronto a questa grande avventura e mi piacerebbe che altre voci, che so essere più qualificate, si esprimessero a questo proposito.

Valda